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- Oct 23, 2021
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Nome: Marcello Ciampolillo
Età: 32 anni
Genitori: Laura Cecchini e Paolo Ciampolillo
Fratelli: Alberto Ciampolillo
Peso e altezza: 74 Kg, 189 cm
Muscolatura: In forma
Colore occhi: Marroni
Colore capelli: Castani chiari
Cittadinanza: Italiana e Americana
Nazionalità: Italiana
Luogo di nascita: Capracotta
Personalità: Marcello è un ragazzo preciso e duro, senza nessun eccezione, molto religioso, cinico e saggio ma a volte impulsivo, ha bisogno delle persone più care a lui per ragionare nelle situazioni più complicate, ma sa gestire molto bene lo stress e sa riprendersi dalle sfortune più grandi che la vita possa darti.
Hobby: Leggere, scrivere e dedicarsi al lavoro
Marcello Ciampolillo, figlio di Laura Cecchini e Paolo Ciampolillo, nasce a Capracotta, un paesino quasi estraneo dal mondo esterno, che si trova in Molise.
Vive in una famiglia benestante, che guadagna da vivere offrendo contratti di ogni genere, a partire da contratti telefonici, per la luce, per il gas, e tutti quegli affari che sembrano convenienti e finiscono per rubarti più soldi di quanti tu pensi, senza che neanche te ne possa accorgere. I suoi genitori erano truffatori. Era affascinato da questo mondo, e nonostante fosse una persona empatica, che pensava sempre al prossimo, era interessato a capire come i suoi genitori riuscissero sempre a convincere la gente. Suo fratello invece, Alberto Ciampolillo, non venne mai a conoscenza di questa cosa, perché purtroppo, all'età di 12 anni, quando Marcello ne aveva già 20, morì a causa di un terremoto che colpì tutto l'est Molise, sommerso da mattoni di case in crollo. Tutti erano in lutto, e tutti si aspettavano che il più triste o dispiaciuto sarebbe stato suo fratello. E invece no, suo a suo fratello non importava niente delle persone che gli stavano vicino, per lui tutti potevano scomparire da un giorno all'altro, che la sua vita sarebbe rimasta uguale. Frequento una scuola delle Scienze Umane, dopodiché, laureatosi in Criminologia, perché era sempre stato affascinato dalla facilità con cui i criminologi, gli psicologi, e tutte le persone che lavoravano con la mente riuscissero ad essere così intelligenti ed a capire ogni tipo di mente criminale e non. Iniziò a lavorare per il reparto investigativo dell'Arma dei Carabinieri, ma si trovò molto male, perché i casi che si verificavano in Italia erano tutti troppo semplici per lui, era quasi come un gioco da ragazzi. È così che decide di cambiare tutto, decide di partire verso l'America, dove sicuramente avrebbe trovato lavoro e avrebbe trovato dei casi più intriganti, che gli avrebbero dato del filo da torcere, dato che Marcello è un amante delle sfide.
Finisce per atterrare con un volo a Los Santos, in America, dove scopre che i test per entrare in FIB sono aperti. Inizia a credere che la dea bendata sia dalla sua parte, e che il destino esista. Era anche un amante del lavoro sporco, fu così infatti, che grazie ad un contatto, si assicurò il posto da Capo del Dipartimento, solamente offrendo 300.000 dollari.
Iniziò a reclutare la gente più affine a lui, reclutava gente che avesse una buona capacità dialettica, e che quindi riuscivano, tramite le loro parole, a convincere anche di cose assurde le persone che lo circondavano. Dei veri e propri mostri. Fu così che l'FIB iniziò ad avere sempre casi più difficili, casi di sparatorie avvenute senza motivo, rapine con ostaggio pubblico ufficiale, e Marcello dovette trovare un modo per estorcere più informazioni possibili da parte dei criminali. La filosofia di Marcello era che se si infrangesse qualche legge, diritto o dovere a scopo di favorire la legge e la giustizia, allora lo scopo era più che valido. La sua frase preferita, infatti, è: "Lo scopo giustifica i mezzi", e di mezzi lui ne usò molti, a partire da torture crudeli, infrazioni del codice civile, favoreggiamenti e complicità. Era il Capo dell'FIB ed era, purtroppo, corrotto, ma non quel tipo di corruzione a scopo di lucro, una corruzione a scopo di giustizia e vittoria della legge.
Fu così che Marcello ottenne queste abilità:
- Può accettare tangenti da parte di criminali per avere dei favoreggiamenti
- può torturare a scopo di ricavare informazioni
- può vendere armi, munizioni, giubbotti alle gang ed ai criminali in modo da coglierli in flagrante e poterli incriminare di compravendita illegale di armi
- può usare informatori a piacimento ed infiltrarli nelle associazioni più ambigue di cui l'FIB non sa nulla
- userà ogni arma -legale o illegale- in servizio e anche fuori
- potrà usare un drone di ultima generazione per volare all'interno di zone potenzialmente criminali per avvalersi di prove
Età: 32 anni
Genitori: Laura Cecchini e Paolo Ciampolillo
Fratelli: Alberto Ciampolillo
Peso e altezza: 74 Kg, 189 cm
Muscolatura: In forma
Colore occhi: Marroni
Colore capelli: Castani chiari
Cittadinanza: Italiana e Americana
Nazionalità: Italiana
Luogo di nascita: Capracotta
Personalità: Marcello è un ragazzo preciso e duro, senza nessun eccezione, molto religioso, cinico e saggio ma a volte impulsivo, ha bisogno delle persone più care a lui per ragionare nelle situazioni più complicate, ma sa gestire molto bene lo stress e sa riprendersi dalle sfortune più grandi che la vita possa darti.
Hobby: Leggere, scrivere e dedicarsi al lavoro
Marcello Ciampolillo, figlio di Laura Cecchini e Paolo Ciampolillo, nasce a Capracotta, un paesino quasi estraneo dal mondo esterno, che si trova in Molise.
Vive in una famiglia benestante, che guadagna da vivere offrendo contratti di ogni genere, a partire da contratti telefonici, per la luce, per il gas, e tutti quegli affari che sembrano convenienti e finiscono per rubarti più soldi di quanti tu pensi, senza che neanche te ne possa accorgere. I suoi genitori erano truffatori. Era affascinato da questo mondo, e nonostante fosse una persona empatica, che pensava sempre al prossimo, era interessato a capire come i suoi genitori riuscissero sempre a convincere la gente. Suo fratello invece, Alberto Ciampolillo, non venne mai a conoscenza di questa cosa, perché purtroppo, all'età di 12 anni, quando Marcello ne aveva già 20, morì a causa di un terremoto che colpì tutto l'est Molise, sommerso da mattoni di case in crollo. Tutti erano in lutto, e tutti si aspettavano che il più triste o dispiaciuto sarebbe stato suo fratello. E invece no, suo a suo fratello non importava niente delle persone che gli stavano vicino, per lui tutti potevano scomparire da un giorno all'altro, che la sua vita sarebbe rimasta uguale. Frequento una scuola delle Scienze Umane, dopodiché, laureatosi in Criminologia, perché era sempre stato affascinato dalla facilità con cui i criminologi, gli psicologi, e tutte le persone che lavoravano con la mente riuscissero ad essere così intelligenti ed a capire ogni tipo di mente criminale e non. Iniziò a lavorare per il reparto investigativo dell'Arma dei Carabinieri, ma si trovò molto male, perché i casi che si verificavano in Italia erano tutti troppo semplici per lui, era quasi come un gioco da ragazzi. È così che decide di cambiare tutto, decide di partire verso l'America, dove sicuramente avrebbe trovato lavoro e avrebbe trovato dei casi più intriganti, che gli avrebbero dato del filo da torcere, dato che Marcello è un amante delle sfide.
Finisce per atterrare con un volo a Los Santos, in America, dove scopre che i test per entrare in FIB sono aperti. Inizia a credere che la dea bendata sia dalla sua parte, e che il destino esista. Era anche un amante del lavoro sporco, fu così infatti, che grazie ad un contatto, si assicurò il posto da Capo del Dipartimento, solamente offrendo 300.000 dollari.
Iniziò a reclutare la gente più affine a lui, reclutava gente che avesse una buona capacità dialettica, e che quindi riuscivano, tramite le loro parole, a convincere anche di cose assurde le persone che lo circondavano. Dei veri e propri mostri. Fu così che l'FIB iniziò ad avere sempre casi più difficili, casi di sparatorie avvenute senza motivo, rapine con ostaggio pubblico ufficiale, e Marcello dovette trovare un modo per estorcere più informazioni possibili da parte dei criminali. La filosofia di Marcello era che se si infrangesse qualche legge, diritto o dovere a scopo di favorire la legge e la giustizia, allora lo scopo era più che valido. La sua frase preferita, infatti, è: "Lo scopo giustifica i mezzi", e di mezzi lui ne usò molti, a partire da torture crudeli, infrazioni del codice civile, favoreggiamenti e complicità. Era il Capo dell'FIB ed era, purtroppo, corrotto, ma non quel tipo di corruzione a scopo di lucro, una corruzione a scopo di giustizia e vittoria della legge.
Fu così che Marcello ottenne queste abilità:
- Può accettare tangenti da parte di criminali per avere dei favoreggiamenti
- può torturare a scopo di ricavare informazioni
- può vendere armi, munizioni, giubbotti alle gang ed ai criminali in modo da coglierli in flagrante e poterli incriminare di compravendita illegale di armi
- può usare informatori a piacimento ed infiltrarli nelle associazioni più ambigue di cui l'FIB non sa nulla
- userà ogni arma -legale o illegale- in servizio e anche fuori
- potrà usare un drone di ultima generazione per volare all'interno di zone potenzialmente criminali per avvalersi di prove
--Marcello Ciampolillo--
